pub-3756798086419606 LiberaMente: #ViaggiaLiberaMente : La Valle della luna

mercoledì 14 giugno 2017

#ViaggiaLiberaMente : La Valle della luna

Alla scoperta delle Comuni

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Cap. I   La Valle della Luna



Cala Grande o Valle della luna 


Ci si arriva percorrendo un sentiero impervio e abbastanza nascosto che in fin dei conti ha contribuito nel tempo a proteggere questo luogo.
Fu perfino un lebbrosario durante il Medioevo, abitata da romani, banditi, contrabbandieri e latitanti fino a quando negli anni '60 arrivarono gli hippy.

Sono passati più di cinquanta anni ma ancora oggi vicino a Santa Teresa di Gallura, in piccole abitazioni ricavate tra le rocce risiede una piccola comunità di figli dei fiori.
E le rocce qui non mancano, la Valle della Luna è infatti una caletta ritagliata tra rocce granitiche rosa e bianche, alcune delle quali prendono il nome di Caverna dell'arcobaleno, Caverna della tartaruga e Caverna del vento.
Chi vive qui , oltre ad essere immerso in un quadro da sogno, attraversa i cicli naturali di luce e buio, acqua e fuoco e almeno io non riesco a trovare una maniera migliore per cercare o ritrovare il contatto con l'ambiente e con sé stessi .
Questa valle, lunga circa 500 metri, si distende su un mare incantevole ed è tutta immersa tra rocce rese dolci dal vento che negli anni le ha ammorbidite nelle forme.
Qui si respira, in un tempo che sembra sospeso, un'aria magica, mistica e un po' surreale.

E' superfluo dire che questo luogo calamita turisti da ogni angolo del mondo, la maggioranza dei quali ricerca il contatto umano di una comunità affascinante , aperta e disponibile.

Da Maggio a Settembre si festeggia la festa della luna con concerti e artisti del fuoco che accendono le notti della valle.

Svolgendo qualche ricerca in giro per il web mi sono imbattuto in vari blog, articoli di giornali locali e non solo che hanno trattato per un motivo o per un altro il tema degli Hippy della valle della luna.
Devo dire che tra le righe ho ritrovato anche il tradizionale paradigma italiano, quello di demonizzare chi vive in maniera diversa, un po' come si demonizza qualsiasi tipo di minoranza.

E' infatti in atto una sorta di "scontro" tra alcuni abitanti della zona riuniti in un circolo ("proruspa") e i residenti di questa piccola comunità per ragioni di carattere ambientale con annesse accuse di inciviltà e degrado.

Per fortuna, almeno fino ad oggi, anche questa favola sembra avere un lieto fine perché questo autentico scrigno appartiene ad un privato dall'animo romantico che invece di fare cassa e recintarla ha deciso di renderla accessibile a chiunque voglia esplorare l'incanto di questa area naturale.


                  










































...prossimamente...   Cap. II - Lo strano caso di Bussana Vecchia



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