pub-3756798086419606 LiberaMente: #ViaggiaLiberaMente : Una coppia a New York

mercoledì 26 aprile 2017

#ViaggiaLiberaMente : Una coppia a New York

#ViaggiaLiberaMente presenta :

New York 





Partenza 29 aprile da Milano Malpensa destinazione New York City!




Sul volo non ho molte informazioni o consigli da dare, colpa o merito del sonnifero;  in ogni caso si arriva con un volo diretto in massimo 8 ore .
L’accoglienza non è stata delle migliori. Temperature rigide, vento e tanta pioggia ma l’adrenalina era troppa e questo meteo ostile non è riuscito a scoraggiarci.
Incontriamo Yessenia, la proprietaria dell’appartamento che ci avrebbe ospitato per i prossimi 5 giorni. 
Sono sempre stata convinta che viaggiare con mille comodità sia troppo facile ma soprattutto poco divertente. Gli alloggi low cost con i loro mille aspetti negativi sono il 50% dell’ottima riuscita del viaggio .
Washington Heights , quartiere dominicano situato a nord di Central Park. La stanza prenotata su Airbnb era come nelle foto. Certo non potevamo immaginare che il palazzo fosse il centro dello spaccio rionale. Anche questo però si è rivelato subito un punto a nostro favore, non per l’uso delle sostanze stupefacenti, come si potrebbe subito fraintendere, ma per il semplice fatto che, scambiandoci ogni volta per clienti, non serviva nemmeno inserire la chiave che subito qualcuno si precipitava ad aprire il portone. Custodi del palazzo efficientissimi !
Il tempo di una doccia e poi un piccolo giro per il quartiere, due pastelitos, un paio di cervezas e poi a letto.
Il secondo giorno sveglia alle 9 e ci incamminiamo verso Central Park , polmone verde della città. Artisti a cielo aperto, musica e colori, luci, fragore, gente, VITA.  Un posto magico. Ci si dovrebbe passare una giornata intera ma anche solo qualche ora vi basterà.

Attraversiamo Central Park e … ok ora si può dire: siamo a New York! Davanti  a noi il Flatiron Building, ovvero il palazzo a forma di ferro da stiro. Dopo numerose foto di rito proseguiamo in direzione 5th Avenue. Ci imbattiamo in negozi non proprio alla nostra portata ma passeggiare per la via più famosa della Big Apple era d’obbligo. Ancora oggi il mio fidanzato sostiene di non aver visto il negozio di Tiffany & Co. Strano, contando  che il negozio occupi all’incirca gli stessi metri quadri occupati del duomo a Milano. Bah mistero.
Per pranzo tappa obbligata al Papaya Dog per uno dei migliori hot dog della città.
The Rockfeller Center, Empire State Building, Times Square, The High Line e i suoi mille scorci sulla città. I classici insomma. E qui parte il toto film. Si, perchè ti sembrerà di essere stato in questi posti tante volte anche se in realtà è solo la prima. E allora … dove l’ho già visto? Cercate subito una connessione wi -fi prima di impazzire, perché i film girati tra queste strade sono veramente tantissimi.
Per concludere questo primo giorno in grande stile, aperitivo al tramonto su uno dei rooftop più gettonati della città con vista diretta sull’ Empire State Building. Un momento magico, difficile da dimenticare.
D’ora in poi il sole ci lascerà, ma vi assicuro che New York riuscirà ad incantarvi anche sotto un cielo grigio.
Il secondo e terzo giorno li abbiamo dedicati alla scoperta dei quartieri e alle zone di Lower Manhattan, Chinatown, Greenwich Village, Soho, Wall Street,Financial District e World Trade Center. Il momento forse più commovente. Qui sono state costruite due enormi vasche in quello che era lo spazio occupato dalle due torri, circondate da un bosco composto da 400 alberi.
Sul bordo delle vasche sono incisi i nomi delle 3.000 persone che hanno perso la vita sia nelle torri, che negli altri luoghi degli attentati di quel tragico giorno.
Il quarto giorno lo dedichiamo a Brooklyn. Rimaniamo particolarmente incantati da Coney Island. È il quartiere balneare più famoso della Grande Mela, sembra l’illustrazione di un libro magico, sullo sfondo, oltre le ruote panoramiche e gli ottovolanti davanti a noi l’oceano infinito con i suoi mille sospiri e i grigi malinconici delle giornate uggiose proprio come questa.
Arrivata la domenica decidiamo di puntare verso Harlem per assistere ad una vera messa Gospel. La musica si sentiva fin dalla strada, scelta la chiesa siamo entrati e l’accoglienza è stata fantastica. Niente a che vedere con la classica funzione religiosa che noi tutti conosciamo. In queste messe si incontrano persone che ambiscono a trovare un contatto ultraterreno con il loro dio attraverso i canti e la musica. 
Il pomeriggio, ormai incantati da questi sound americani, abbiamo fatto visita ad una simpatica signora ottantenne che ogni domenica sera apre la sua porta di casa a chiunque abbia voglia di ascoltare la sua musica. Un’ora di puro Jazz. Una gioia anche per le orecchie meno allenate.
La statua della libertà è da vedere ,ma basta farlo dal traghetto che porta a Staten Island. Una traversata a bordo di questo traghetto di pendolari è un ottimo modo per godere di una panoramica unica con lo skyline di Manhattan e la Statua della Libertà.
È arrivato l’ultimo giorno e non saremmo mai potuti ripartire senza prima fare una capatina nel Bronx. Questo quartiere situato a nord di New York, a detta degli americani, è cambiato molto negli anni e fortunatamente sta pian piano perdendo la sua fama di luogo sordido e malfamato. Siamo arrivati qui,lo ammetto,per vedere il lato stereotipato di questo quartiere, insomma quelle scene da film che ti aspetteresti di vedere. E invece siamo tornati con gli occhi pieni di verde e di pace. Si, perché nel Bronx, oltre ad esserci lo zoo più grande di tutti gli Stati Uniti si trova il New York Botanic Graden con innumerevoli varietà di rose e tulipani da lasciarti a bocca aperta!


Le cose da vedere sarebbero ancora tante anche se i nostri desideri li abbiamo quasi tutti esauditi! New York ci sei piaciuta, la prossima volta però ti vogliamo vedere al sole, senza nuvole, in tutta la tua bellezza!



















                                                   




                            







                                                      

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