IL CINEMA NON DIMENTICA
La settima arte ha sempre avuto nel suo DNA la capacità di viaggiare nel tempo.
L'occhio attento dei cineasti , infatti, sa guardare al futuro, spesso perfino anticipandolo ma allo stesso tempo, sa voltarsi indietro scavando nella storia dell'uomo per riportare in superficie e quindi sul grande schermo i fatti, i drammi e le grandi tragedie dell'umanità.
Oggi, venerdì 27 Gennaio, come sapete, è il giorno della memoria e LiberaMente ha deciso di ricordare le pagine più drammatiche del secolo scorso, scritte col sangue di almeno dodici milioni di vittime, durante lo sterminio di massa che prende il nome di "Olocausto" (dal greco "holos" che significa "completo" e "kaustos" che vuol dire "rogo", quindi "tutto bruciato") perpetrato dalla Germania nazista dal 1933 fino al 1941.
Non poteva e non può il Cinema quindi spogliarsi della sua funzione didattica e sociale, lasciando solo ai libri di storia il dovere di raccontare l'orrore di quegli anni.
LiberaMente , nel giorno della memoria, ricorderà in questa pagina alcuni dei titoli più significativi sul tema della Shoah.
Ci sono dei film che ormai sono diventati grandi classici della cinematografia internazionale come "Schindler list", " La Vita è bella" , "Il bambino con il pigiama a righe" , "Il Pianista", "Ogni cosa è illuminata", Rosenstrasse","Train de Vie" e "Kapò" e altri, più recenti come " Il segreto sul suo volto" e " Diplomacy , una notte per salvare Parigi " che partono dallo scenario della seconda guerra mondiale per stimolare riflessioni molto più ampie e profonde.
Per questioni di spazio, di tempo e anche di gusto personale LiberaMente si soffermerà solo su alcuni di questi.
Train De Vie – Un Treno Per Vivere, di Radu Mihaileanu. Nel 1941, per evitare la deportazione, gli abitanti di uno shetl (villaggio ebraico dell’Europa centrale) romeno allestiscono un finto convoglio ferroviario sul quale alcuni di loro sono travestiti da soldati tedeschi e partono nel folle tentativo di raggiungere il confine con l’URSS e di lì proseguire per la Palestina, Eretz/Israel, la terra promessa. Ci riescono, dopo tragicomiche peripezie tra cui l’incontro con un gruppo di gitani che, a bordo di autocarri, hanno avuto la stessa idea.
La frase : "Dio forse ha creato l'uomo ma l'uomo ha creato Dio solo per inventare sé stesso"
https://www.youtube.com/watch?v=H7Dujhm6bIA#action=share
La vita è bella, di Roberto Benigni. Vincitore di tre premi Oscar, miglior film straniero, miglior attore protagonista (Roberto Benigni) e migliore colonna sonora (Nicola Piovani), su sette nomination totali, la pellicola vede protagonista Guido Orefice, uomo ebreo ilare e giocoso, che deportato insieme alla sua famiglia in un lager nazista, dovrà proteggere il figlio dagli orrori dell’olocausto.
La frase: " Abbiamo vinto! mille punti da schiantarsi dal ridere. Primi, si ritorna a casa col carrarmato
Abbiamo vinto!!!!"
Ogni cosa è illuminata, di Liev Schreiber. È la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer. Lo scrittore parte alla ricerca della donna che ha salvato suo nonno durante la seconda guerra mondiale, in una piccola città ucraina cancellata dalle carte geografiche dall’invasione nazista. Quello che inizia come un viaggio per ricomporre la storia di una famiglia nelle circostanze più assurde, si trasforma in un’esperienza sorprendente e ricca di rivelazioni, sull’importanza della memoria, la natura pericolosa dei segreti, l’eredità dell’Olocausto, il significato dell’amicizia e, soprattutto, l’amore.
La frase : "Ho riflettuto molte volte sulla nostra rigida ricerca.
Mi ha dimostrato che ogni cosa è illuminata dalla luce del passato.
E' sempre al nostro lato, all'interno, che guarda fuori. Come dici tu, alla rovescia.
Jonfen, in questo modo, io sarò sempre al lato della tua vita.
E tu sarai sempre al lato della mia."
Lasciamo la retorica agli altri.
Noi liberiamo la mente e fermiamoci un attimo a riflettere dedicando almeno qualche secondo a questa immane tragedia.
LiberaMente per oggi vi saluta con queste foto scattate il giorno della mia visita al campo di Auschwitz.
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