Viaggia LiberaMente presenta : Il mio Sud America.
Il viaggio di Serena prosegue inesorabile. Percorre nuove strade, incontra nuovi amici, si immerge nel pacifico ed esplora un'isola magica. In cammino sotto il sole del deserto nella Valle della Luna o con gli occhi all'insú, che volano fino al buio stellato delle notti incantate passate all'isola di Pasqua o a Santiago, alla ricerca della casa del poeta maestro Pablo Neruda. Infine a Valparaiso, in mezzo ai suoi artisti, che schiva i cani randagi nei vicoli della cittá o immobile davanti ad un murales appeso al muro di un Cile in bianco nero come i suoi contrasti, sospeso a metà strada, tra la grandezza della "Gran Torre Costanera"e la miseria penetrante dei suoi quartieri dimenticati da Dio.
Cap II. Il Cile.
Dopo un mese nel paese del tango è chiaro che il Sud America ha qualcosa che mi attira , cosí parto decisa per la seconda tappa del mio viaggio che ha come destinazioni il Cile e una parte della Bolivia. Impiego più di un mese a pianificarlo perché questo viaggio sarà fisicamente impegnativo sia per le altitudini che per le temperature. Inoltre il mio zaino , nel frattempo, ha raggiunto il peso di 20 kg!
Pronti , partenza, Santiago.
Quí trascorro quattro giorni in cui rivedo un caro collega che vive lí e con cui mi perdo nelle strade di questa particolare città, patria di Paolo Neruda. Pertanto visito subito la casa del grande poeta e intraprendo una faticosa camminata sul colle fino alla sua casa e una volta in vetta, mi godo una vista mozzafiato sulla capitale cilena.
Santiago è molto strana. Si vede che sta crescendo : sono nati quartieri nuovi con grattacieli altissimi e parchi davvero meravigliosi che non nascondono, però, alcuni zone dimenticate da Dio. In Cile o sei ricco o sei povero, la classe media sembra estinta.
Visito l'edificio più alto del Sud America. La torre Costanera ospita un centro commerciale, ne approfitto e poi passeggo nelle vie del centro, tra palazzi storici e quartieri caratteristici dove mi imbatto in mercati di fiori e d' antiquariato davvero interessanti.
L' Isola di Pasqua.
È tempo di prendere un aereo per un posto remoto , unico e mistico ,che custodisce una magia tutta sua. Si trova a sei ore di volo dalle coste cilene, popolato da nativi isolani e da alcuni cittadini che dal continente sono venuti qui in cerca di pace e di un contatto unico con la natura.
Si decolla. Destinazione Rapa Nui, la capitale dell'isola di Pasqua.
È tutta la vita che sogno di venire qui, in questo angolo di mondo fatto davvero per poche persone.
Talmente esclusivo che costa davvero tanto anche la vita.
Non c’è connessione wi fi e le condizioni igieniche di alcuni hotel non sono delle migliori. Scelgo un 'ostello molto economico sulla spiaggia e subito conosco Marco, un ragazzo ligure che sará l'unico italiano che incontrerò nel corso di questo mese. Facciamo amicizia e passiamo tutta la sera sulla spiaggia ad ammirare il tramonto e poi le stelle di un cielo che sembra incantato. Attorno a noi solo il buio e l ‘oceano. La terra più vicino a noi è distante parecchie miglia. A due ore d'aereo c'é Tahiti ed è lí che , per un istante , vola il mio pensiero. Ci penso e tutto sembra , all'improvviso, ancora piú surreale!
Il giorno dopo ci armiamo di scarponcini e iniziamo il nostro trekking che ci porta ad Orongo e a diversi siti archeologici dove ad aspettarci ci sono statue alte 20 metri , i celebri Moai! Oggetto di studio da tantissimi anni per molto storici , queste statue imponenti si trovano in varie zone dell 'isola ed essere lí , davanti a loro è davvero un’esperienza unica che ricorderó per tutta la vita.
Il silenzio è l'emento predominante e perfino parlare tra di noi appare quasi fuori luogo. Raggiungiamo le cime più alte dell'isola per ammirare il paesaggio circostante. La vista dell'oceano ci fa sentire un 'energia unica finché, purtroppo, un terribile temporale spezza l’incantesimo e pone fine a questa magia.
Facciamo ritorno in città. Il giorno dopo il sole splende alto e mi concedo una gita a cavallo.Grazie a Truky raggiungo di nuovo la vetta.
Mi concedo,quindi, un po di tempo per godermi il momento. Mi sento fortunata.
Faccio amicizia con due ragazze inglesi e, riportati indietro i cavalli ,raggiungiamo Anakena in bicicletta.
É l’unica spiaggia dell isola che è artificiale e davvero affollata. Mi ero promessa di fare il bagno per portare con me il ricordo di essermi bagnata nelle acque del Pacifico. L' acqua è gelata ma stringo i denti. Alla fine sono soddisfatta!
Decollare da Rapa Nui mi fa scendere una lacrima. Sono felice ma anche consapevole che probabilmente, non vedró più quel posto così remoto, cosí unico e mistico.
Valparaiso
Tornata a Santiago prendo un autobus e vado a Valparaiso ,città cilena sul mare, famosa per essere scenario di eventi artistici che vedono pittori di tutto il mondo abbellire i muri della città coi loro murales.
Valparaiso è molto particolare.É piena di vicoli, cani randagi e molta spazzatura ed essendo anche un pó pericolosa cerco di conoscerla di giorno. Visito la Sebastiana, altra residenza di Neruda e mi godo i vicoli famosi per i murales. La sera, tranquilla, resto in ostello con altri ragazzi.
Verso il deserto
È tempo di incontrare il deserto.
Mi reco a nord del Cile, nella famosa San Pedro di Atacama dove resto 5 giorni e mi godo il paesaggio desertico che la circonda. Visito i Geyser del Tatio, la valle della luna, la Laguna Miscanti e insieme ai ragazzi dell' ostello mi butto un po nella vita notturna del paese che pullula di giovani che lavorano negli ostelli e nelle numerose agenzie che organizzano tour ed escursioni.
Il giorno dopo chiudo lo zaino.
É giá la volta della Bolivia.
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