pub-3756798086419606 LiberaMente: Viaggia LiberaMente : Viaggio a Istanbul

giovedì 2 marzo 2017

Viaggia LiberaMente : Viaggio a Istanbul

Viaggia LiberaMente presenta :


Istanbul




"...Parlo delle abitazioni di legno trascurate, sgombrate e abbandonate, delle barche arrugginite e malmesse, della poesia delle navi e delle ville dello stretto che soltanto chi ha passato la vita su queste rive può capire; parlo del sapore della vita tra le rovine di una civiltà una volta grande, maestosa e originale, della voglia di un bambino, che non bada affatto alla storia e alle epoche, di essere felice, di divertirsi, di comprendere questo mondo, e delle indecisioni e dei dolori di uno scrittore ormai cinquantenne, dei desideri che lui chiama vita e delle sue esperienze..." 

Orhan Pamuk 

Istanbul


Istanbul , città meravigliosa,  stretta  in un morsa tra oriente e occidente, tra tradizione e modernità , tra decadenza e splendore. 
Qui il sole calante sul Corno d’oro colora di rosso il canto dei muezzin che per cinque volte riecheggia dietro a tremila strepitose moschee, dietro a vicoli colorati dove si beve “Cai ”e si fuma narghilè.

L’antica Costantinopoli, più di tante altre città, sa come inebriare i viaggiatori di sapori, colori, profumi  e aromi come quello dolce, di tabacco caldo che si respira nei suoi antichi caffè.
Qui tradizione vuole che si beva the, la bevanda nazionale turca, e lo si faccia in compagnia bevendo da un piccolo bicchiere a forma di tulipano.

Istanbul è una città in cui perdersi e forse anche dove ritrovarsi.
Non a caso è il posto scelto da sempre da due vecchi continenti per incontrarsi.
L’Asia e l’Europa s’incrociano e si sovrappongono infatti nell’antica Bisanzio, capitale dell’impero ottomano e Costantinopoli durante quello romano, città orgogliosa e fiera che ha subìto il maggior numero di assedi nella storia dell’uomo, capitolando però solo in due occasioni.
Istanbul, appunto, è una fortezza che conquista.

Sono stato in questa città nel periodo immediatamente successivo alle prime manifestazioni popolari contro Erdogan nate dalla discordia su un progetto urbanistico che prevedeva di rasare al suolo il  piccolo parco di Gezi a favore di un grande centro commerciale.

Se ci penso ora mi vengono i brividi, se penso alle manifestazioni ben più importanti su temi ancora più delicati  degli ultimi anni, ai cortei pacifici trasformati in tragedia dalle repressioni della polizia o dalle bombe del terrore. 
Se penso ai colpi di Kalashnikov della strage di capodanno...

All’epoca dietro a questo sollevamento popolare si nascondeva una ragione politica, la repubblica sembrava già in pericolo con un primo ministro che a poco a poco stava islamizzando questo paese dopo che la Turchia s' era emancipata come paese laico con il celebre Ataturk negli anni 1920-1930

Era questo lo scenario poco prima del mio arrivo in questa città.


Prendo insieme a Martina un B&B molto carino nel quartiere storico di Sultanhamet che calamita molti turisti con la sua Moschea blu, Santa Sofia e il palazzo Topkapi .

La curiosità ci porta sin da subito a esplorare il nostro quartiere che l’oscurità della notte non riesce a nascondere tantoché i 300 metri che separano la moschea blu da Santa Sofia sembrano un palcoscenico dove le due bellezze si sfidano a duello.


E' davvero molto semplice muoversi in questa città, tram , metro, funicolari e treni permettono di raggiungere comodamente tutti i quartieri.
Da piazza Taksim , piazza storica, teatro spesso di proteste da parte del popolo turco, arriviamo attraverso la grandissima via pedonale Istiklal Caddesi al ponte di Galata che separa questo quartiere dalla città vecchia.
Dal ponte, Istanbul si mostra in tutto il suo orgoglio e splendore  : i piccoli ristoranti a cielo aperto , il Bosforo, il Corno d’oro dietro al quale il sole sembra nascondersi con le sue sfumature arancioni. 

Sempre a Sultanahmet,  visitiamo la Basilica Cisterna, un’antica cisterna bizantina che in altri tempi aveva lo scopo di rifornire d’acqua il palazzo reale.
Composta da numerosi pilastri in mezzo ai quali ristagna un’acqua piena di pesci, questa basilica sotterranea piena di riflessi rossi sembra poter trasportare indietro nel tempo.
Poco dopo ci perdiamo nel gran Bazar, mercato coperto più grande al mondo che sembra non aver confini. 
Qui le vie s' incrociano e s’allontanano formando un gigantesco labirinto dall’architettura davvero sorprendente.
Intanto narghilè , lampade tipiche, cappelli e spezie finiscono in fretta nei nostri zaini.


Non molto lontano dal Bazaar s’ incontra la moschea di Sollimano il Magnifico circondata da un parco molto rilassante alla vista. Nel tempo qui, si sono susseguiti ospedali  biblioteche, scuole , un hammam e altri servizi pubblici.
Poco più in là, la grande Moschea Blu chiamata così non per l’aspetto esteriore, bensì per le maioliche che rivestono gli interni con una miscela ben riuscita di varie tonalità di blu.

La stazione di Sirkeci, in prossimità della Moschea Nuova fu inaugurata alla fine del 1800 come capolinea dell’Orient Express
Dal 1883 Instanbul , infatti, era collegata a Parigi e all’ Europa attraverso l’Orient Express, il mitico e storico treno passeggeri interrotto  dalle due guerre mondiali e andato in pensione solo nel 1977, schiacciato dalla concorrenza del trasporto aereo.
Gli anni '30 portarono questo servizio all’apice del successo con le prime carrozze letto, un vagone ristorante riconosciuto per la raffinata cucina e una serie di confort fino ad allora impensabili.

Un salto in Asia

Qui, più di ogni altro quartiere la tradizione si incontra con la modernità, è ormai consuetudine vedere donne col velo  passeggiare accanto a donne in minigonna o in jeans.
E’ il passato che rivive nel presente, un presente attento a non voltare le spalle alla sua storia.
C’imbarchiamo su un traghetto che risale tutto il Bosforo , dal Mare di Marmara a sud est fino al mar Nero a nord est . 
Durante quell’ora e mezza in cui il battello zigzaga dalla riva europea a quella asiatica ammiriamo quest’immensa città e le sue bellezze come il sontuoso palazzo Dolmabahce.
Questo distretto permette ai battelli cargo di collegare il bacino mediterraneo al Mar Nero e ai paesi limitrofi: Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina, Russia e Georgia.

Al termine di questi 90 minuti salpiamo a Anadolu Kavagi, un piccolo e pittoresco villaggio di pescatori con casette di legno e colline verdi che si affacciano sull' immensa distesa di mare.
Qui non si possono non provare per pochi euro il panino balik ekmek , panino con lo sgombro grigliato, pranzo tradizionale dei pescatori di Istanbul e il dolcissimo çay caldo in uno dei bar del paese magari sotto lo sguardo severo dell’onnipresente ritratto di Mustafa Kemal Ataturk, tra marinai pensierosi e stramazzanti gabbiani pronti a prendere il volo.


Alcune informazioni 

  •  Budget : 450 /500 Euro a persona per 4-5 giorni
  • Aereo : La Pegasus, compagnia low cost turca offre prezzi vantaggiosi.

  •  Hotel : Vastissimo ventaglio di scelta, per tutte le tasche,   ostelli, B&B e hotel di lusso

  • Budget quotidiano : tra i 30-40 euro a persona
  • Il quartiere di Sultanahmet è la “stazione “ideale da dove partire alla scoperta di Istanbul.
  • Verificare i giorni di apertura dei vostri luoghi d’interesse.

  • Visitare il Palazzo Topkapi all'orario di apertura per evitare code davvero chilometriche.

  • Concedersi il panino con lo sgombro grigliato (Balik Ekmek)
  • Perdersi nella vista mozzafiato dal Ponte di Galata.
  • Per le crociere sul Bosforo tre partenze : 10h30, 12h e 13h

  • Per i trasporti procuratevi l’Istanbulkart, si può ricaricare
  • Perdersi nell’immenso Bazar e contrattare per ogni cosa.
  • Concedersi un bagno turco in uno dei numerosi hammam.

  • Salire su un traghetto pubblico per Kadiköy, grande quartiere della sponda asiatica. I traghetti partono ogni dieci minuti dal solito porto di Eminonu , il tragitto oltre ad essere molto economico dura solo 15 minuti.  Una volta scesi a Kadiköy , perché non fare un giretto per il mercato locale e pranzare all’economica Çiya Sofrasi ?, secondo il Guardian una delle 10 migliori “trattorie” di Istanbul e io non mi sento di dargli torto.

  • Visitare il piccolo distretto di Ortakoi  la domenica quando sulle  bellissime stradine affacciate sul Bosforo si tiene un piccolo mercato dell’artigianato. L'omonima Moschea di Ortakoi è un autentico gioiello color perla che si appoggia dolce sull'acqua.

  • Prendere un cay al Marmara Cafè nel cuore di Sultanhamet. In inverno il locale riscalda i clienti con la sua immensa stufa posta al centro della stanza tra vecchi divani, tavoli di legno e l’odore di tabacco dolce che si sprigiona nell’aria.

  • Mangiare un gözleme in uno dei tanti ristoranti tipici. Ricordano un po’ le nostre piadine, servite ripiene di patate o con altro a vostra scelta. I locali che li servono si riconoscono facilmente dalle signore con in mano un matterello.

Da sapere 

Se alloggerete a Sultanahmet


E' il quartier generale perfetto per chi visita Istanbul per la prima volta. Da qui non esistono i tram notturni per  Beyoğlu,  zona famosa per i locali notturni e i ristoranti più in voga. La distanza non sarebbe neanche troppa, visto che  basterebbe di fatto attraversare il ponte sul Corno d’Oro e si è già Beyoğlu, ma in mezzo si trova una "minacciosa salita"  per raggiungere la modaiola İstiklal Caddesi . Di giorno, invece,  il Tünel, una antichissima funicolare raggiungibile a poche decine di metri dal Ponte di Galata,  risolve questo piccolo problema ma nelle ore serali l’unica alternativa è salire su un taxi. Per fortuna non mancano, sono dappertutto e sono abbastanza economici.
Per chi non è alla ricerca di romanticismi e non era il mio caso, consiglio la vivace Beyoğlu.
İstiklâl Caddesi è piena all'inverosimile di hotel, ostelli e appartamenti da affittare , d'altronde è la via più animata della città percorsa anche da un vecchio tram di legno. Non è certo affascinante come Sultanahmet ma la zona è comunque molto interessante, piena di case decadenti, terrazze sui tetti trasformate in locali alla moda, ristoranti e molti negozi.

Infine

Tutte le moschee della città sono aperte ai turisti che rispettano queste semplici regole : gambe e capelli coperti.
Infine come per ogni viaggio, informarsi bene prima di partire. 
D'obbligo, soprattutto in questo delicato periodo consultare il sito della Farnesina che trovate qui



Il fatto:


L'ultimo giorno del viaggio, dopo aver bevuto fiumi di birra in un pub insieme a Martina,un po' forse anche per ritrovarmi all'improvviso , come da tradizione, dentro a uno delle tante mie incredibili disavventure, dimentico la fotocamera sulla sedia. 
Ce ne accorgeremo mezz'ora dopo. 
La birra scorre forte, il cuore è in ansia, 
inversione a 
U.
L'oggetto giaceva ancora tranquillo.

Queste foto quindi , sono un miracolo...



Fine della storia 













































"Giungemmo a una città di bellezza inenarrabile. Le mura erano costruite di dodici filari e ciascuno era di una diversa pietra preziosa; le porte erano d'oro e d'argento. Entro le mura trovammo dorato il terreno, dorate le case, dorate le ville. La città era piena d'una luce ignota e d'un soave profumo (...) "

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