pub-3756798086419606 LiberaMente: #ViaggiaLiberaMente : Lo strano caso di Bussana Vecchia

mercoledì 14 giugno 2017

#ViaggiaLiberaMente : Lo strano caso di Bussana Vecchia

Bussana Vecchia


                  

In un piccolo borgo arroccato a soli 8 km dalla benestante Sanremo, in Liguria, percorrendo una stradina tortuosa si arriva a Bussana Vecchia.

Una volta varcato il selciato acciottolato si finisce per essere catapultati in un'altra dimensione. 
Questo paesino è crollato a causa di un terremoto nel 1887.
A partire dagli anni '70 ha iniziato ad essere occupato da artisti che col tempo l'hanno trasformato in un luogo magico che sembra essere governato da leggi non scritte di ideali di condivisione e libertà.
A Bussana vivono una trentina di residenti di cui gli italiani sono una minoranza.
Col tempo infatti sono arrivati artisti da ogni angolo del mondo che hanno organizzato e organizzano corsi e laboratori di vari tipi.
Tra le prime cose che mi hanno catturato oltre alla mancanza di corrente elettrica, è l'atmosfera di pace che si respira in giro per il borgo, la mentalità aperta di chi incontri, i sorrisi mai banali e l'abbraccio sincero con cui la gente ti Bussana ti accoglie.
Tra i carruggi dissestati capita di trovare le porte delle case aperte perché è ormai quasi consuetudine essere invitati ad entrare per fare una doccia calda o per mangiare un boccone scambiando quattro chiacchiere.
D'estate Bussana Vecchia calamita ancora hippy da tutto il mondo che arrivano in camper o alloggiano appunto da chi li ospita e i nuovi arrivati trovano sempre il modo per dare il loro contributo in questa piccola grande comunità del sorriso.
Passeggiando con lo sguardo all'insù si segue il dolce chiarore della luna che illumina di magico i vicoli del piccolo borgo magari fino ad incontrare la Chiesa di S.Egidio, divenuta il simbolo di quel maledetto mercoledì delle ceneri del 1887.
Dopo il terremoto la chiesa non è mai stata ristrutturata e si vedono ancora i segni, oltre agli stucchi ancora visibili se ci si sporge appena dalla rete di recinzione.

Nei weekend e soprattutto nella stagione estiva Bussana Vecchia è presa d'assalto dai turisti tant'è che a volte può diventare impossibile perfino trovare un parcheggio. 
Nel paese ci sono un bar e due ristoranti.
L'osteria degli artisti ha i tavoli sociali , non si sa mai accanto a chi mangerai né quali altre sorprese ti attendono dopo il tramonto.


La Barca


  



E poi...
e poi c' è un posto che un tempo era un vecchio magazzino , una rimessa e che ora, grazie alla fatica di alcuni artisti,  ha preso vita perché come cantava F.De Andrè "dal letame nascono i fiori".
C'è un'insegna che da a tutti il benvenuto "Welcome to La Barca", allora sali a bordo e navighi a vista tra viandanti, ubriaconi,  artisti, curiosi, poeti e filosofi mentre la barca va.
La Barca è una casa aperta a tutti,  anche alle stelle perché il tetto non c'è. 












Tra le grotte hanno ricavato dei dormitori, all'ingresso una piccola cucina, un forno a legna, qua e là immersi tra oggetti vintage tavoli, sedie, poltrone perché chiunque può passare da queste parti per scambiare due chiacchiere, mangiare qualcosa, bere un bicchiere di vino e fermarsi a dormire.








Il denaro tra questi "confini" non compra nulla , l'unico valore è quello della condivisione, del piacere comunitario. 
Al massimo se lo vorrete, potrete lasciare un'offerta in una delle cassette delle lettere appese ad un albero.

A Bussana Vecchia la dimensione del tempo è congelata, cristallizzata sulle lancette di un orologio vecchio più di un secolo e   che ora sembra liquefarsi nelle torride notti d'estate per scorrere spensierato in cerca di uno spazio nuovo ,  diverso da riempire con sogni e magia.

In un'epoca in cui  si fortificano i confini e s'innalzano muri , le porte aperte di Bussana di certo fanno riflettere. 
Da queste parti una cosa è sicura :
condividere è meglio che curare!



                             























































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