Kira dixit :
Devo ammettere che mi è davvero difficile, stanotte, parlare di "certe cose".
Scrivo e cancello. Scrivo e poi cancello.
Punto e a capo.
Ricominciamo.
Ricominciamo.
Non posso scrivere molto perché il pezzo parla d'amore e io, forse sto ancora aspettando che l'amore parli un po' di me...
Quello che mi sento di dire è che quando decide di sciogliere le catene per venirci a prendere, ci trova sempre sospesi ad un ponte, in eterno bilico tra il desiderio di prendere il volo e la paura di cadere giù.
E in quel momento, se decidiamo di volare siamo tutti degli eroi, anche solo per un giorno.
LiberaMente presenta :
HEROES
ciao amore ciao
ti scrivo mentre sono qui
ho lasciato tutto sulla tavola
troverai tutte quelle cose che ti davano fastidio:
le pentole sporche, i resti di incenso...
io vado via, ma tu rimani
io ho deciso di scendere qui:
per me è troppo difficile,
me, che non capisco nemmeno quanto sono lungo,
di cosa consta il mio corpo
le giornate passano ma anche qui sono tutte uguali
ed io sono troppo stanco per poter andare avanti
i sorrisi di plastica cominciano a rimanere in piedi da soli sulla mia faccia
e tutto questo mi spaventa...
perché pensavo che non mi sarei mai abituato alla plastica del tuo mondo
io
che ho lasciato le mie ali alla casa del Padre
perché sapevo che
nessuno dei violini celestiali
avrebbe potuto mai eguagliare lo stordimento del tuo sorriso
io
ero stanco
della Pace Celeste
i giorni in Paradiso sono tutti uguali,
tutti eterni,
tutti splendenti nella loro comunque banale perfezione
e voi,
a cui è concessa la perdizione
in un brivido lungo la schiena,
voi
a cui è concesso il perdono,
siete così vivi nelle vostre disperazioni,
vivi
anche se malati,
vivi
che chiedete ogni giorno al Padre
cose che nessuno mai vi concederà
se non voi stessi,
voi che siete stessi Dei inconsapevoli
e preferite delegare alle preghiere
il vostro obbiettivo
tanto che
le vostre richieste sono
sulle punte delle vostre lingue
sulle vostre dita congiunte
ma mai nelle vostre mani
ecco
tu eri diversa:
tu spiccavi il volo senza ali
ed io ti vedevo vivere senza il cupo pensiero della morte
e pensavo che niente avrebbe potuto essere più perfetto
che morire tra le tue braccia
(oh, poterlo provare una volta,
provare questo abbandono
provare la luce che se ne va
nel buio, provare il riposo
di chi sta tornando in un posto
da cui stava lontano, da troppo tempo)
Quando mi è stato concesso il distacco
nessuno mi ha voltato le spalle
Su,
ma io ho dovuto voltare le mie
così che fosse più facile togliermi, piuma per piuma,
ali troppo ingombranti
per il tuo piccolo
ma
disperatamente
meraviglioso
mondo
non ho guardato dietro di me
quando scendevo da te
non ho guardato il mio passato,
che non ne abbiamo passato
perché se tutto è meraviglioso
diventa un meraviglioso uno
che si perpetua tutti i giorni
.
mi domandavo
se un giorno avessi avuto dei ricordi
ma soprattutto
mi domandavo
come sarebbe stato
il bagnato dei tuoi baci
come sarebbe stato
il peccato
e se realmente lo fosse
o se solo fare l'amore
è un abbracciarsi profondo,
uno mischiato all'altro
naso nei capelli
coi respiri mozzati
che si frantumano sul tuo collo
affogati dal tuo odore
la realtà è stata la sorpresa più dolce
al di sopra
di ogni coro
di ogni volta celeste.
Ma me ne sto andando
perché sono stanco
di guardare le stelle da sotto
e di inseguire traguardi
montabili con un cacciavite Ikea
me ne sto andando
perché
il vuoto in cui vi muovete
sembra la scatola di un bambino
in cui ha rinchiuso lucertole
e
quelle lucertole siete voi:
cieche,
e il bambino un Dio annoiato
che per divertirsi
conta il tempo
che ci impiegate
per
andarvene
me ne sto andando
perché gli happy hours
mi hanno intossicato il fegato
benché fosse usato appena
e le vostre regole
così noiosamente vuote
ma che vi rendono così sicuri
mi fanno bruciare piume
di ali che comunque non ho più
ma che mi permettevano di volare
con l'immaginazione.
Me ne sto andando
perché mi stavo abituando
all'indifferenza verso l'infelicità altrui,
alle vostre convenzioni,
ai vostri briefing
ai pantaloni con la piega,
al sollevare pesi
che stavano diventando modi
con cui pagare i tuoi sorrisi.
Da Su giudicavo la vostra plastica
la vostra gabbia
la finzione in cui vi muovete
il vostro limite più grande
e ritrovarmela attaccata alla faccia
questa mattina
prima di andare
ad un lavoro che non nobilita
ma ingabbia
mi ha fatto capire
quanto cara pagate
la vostra libertà
ma io
non sono come voi
come tu
purtroppo sei
tu che hai comunque provato
a fare di me
la tua plastica personale
dovresti vedermi ora,
ora che sono qui
su questo ponte amore
io
non ho paura
finalmente non cadrò giù
non sarò mai come voi
guardami,
io sono libero
ora
si
Vola.
- Kira -
Tutti testi sono tutelati
La radio trasmetteva questa cover, la sera che Kira ha avuto questa "visione "...
In "Heroes", canzone scritta da David Bowie, un uomo innamorato grida alla sua donna di restare per cercare insieme nell'amore, un rifugio sicuro dalla guerra.
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