pub-3756798086419606 LiberaMente: Il CineMag di Matteo Spadola

domenica 29 gennaio 2017

Il CineMag di Matteo Spadola

Paterson : la poetica della quotidianità





Una poesia in movimento costituita da sette strofe, ognuna delle quali racconta, senza rime, un giorno della settimana.
Questo è l'ultimo film del regista americano Jim Jarmusch, un narratore in cui personaggi non cercano autore ma vivono con serenità il proprio posto nel mondo.
Dall'orologio magico e silenzioso che sveglia il protagonista Paterson, nella città di Paterson, ogni mattina alle 6.15 inizia la celebrazione del quotidiano, attraverso la poetica delle piccole cose.
Paterson vede e vive la magia della vita attraverso il parabrezza del suo autobus e l'ascolta attraverso le parole dei propri passeggeri. 
Il regista lo segue nel suo rassicurante movimento circolare senza particolari sorprese. 




Un circuito dolce e sinuoso in cui Paterson guida l' autobus,  chiacchiera con la stravagante moglie Laura, scrive poesie sul suo quaderno senza pretese e porta a spasso il cane Marvin fino al bar dove si gusta la solita birra a bancone con l'amico barista.
Non ci sono né trucchi né codici particolari per accedere alla poesia perchè a Paterson basta una scatola di fiammiferi per accendere la fiamma dell'ispirazione e godersi in pace il miracolo della vita con la propria matita pronta a riempire la pagina bianca.
In sala, quasi in sintonia col protagonista, lo spettatore assiste sognante a questa armonica melodia quasi accompagnandolo nel suo pentagramma.
Jarmush riesce a girare intorno allo spettro della banalità senza farci inciampare nessuna delle sue creature ma anzi, riesce a sublimarla celebrando la grandezza delle piccole cose.



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