pub-3756798086419606 LiberaMente: Sipario, uno sguardo dal palco : Lui

lunedì 13 marzo 2017

Sipario, uno sguardo dal palco : Lui


Kira dixit :


Lui è un bell'uomo , ha avuto successo, indossa un bel vestito, guida una bella macchina.
Lei danza tra sogni di plastica come una libellula coi tacchi su un palco d'asfalto.


LiberaMente presenta : 



Lui 


Lui.
Lui sta ridendo come tutti gli altri.
Ha comperato il vestito nuovo, il vestito buono.
Nulla di produzione cinese, ci mancherebbe…
Ride pacioso in mezzo agli altri.
Il lavoro sta andando bene.
È un buon momento.
Assaggia il vino…
…mmmmm…
Dello stupido verdicchio:  
pagato troppo per quello che vale in realtà…
…va bene, 
non tutti conoscono i vini…
Sorride agli sposi..
..bravi, bravi…
Guarda l’ora mentre la cameriera gli serve l’ennesima porcheria…
…Uuuuuhhhh… 
come è tardi…
Si sistema il vestito.
Lui.
L’uomo.
Il maschio.
Lui si sistema il vestito,si sente proprio bene;
ma non sa come fare, vorrebbe squagliarsela,
l’ora è anche quella giusta,
no?
Certo,
ma sì!
Ormai lo hanno visto lì,
lui li ha festeggiati,
si è distinto nelle danze
e nelle conversazioni,
ha saputo apprezzare pietanze e vino
ed ora
se ne potrà andare, no?
Certo che sì.
Si alza.
Passa un trenino di gente.
Il primo lo rimette giù.
Lui li scimmiotta un po’…
Si rimette seduto.
Tamburella con le dita sul tavolo
Guarda l’ora,
si sistema la cravatta
si guarda allo specchio…

Certo che è proprio bello,
si sente bello.
Bell’uomo…
È riuscito anche lui
A crescere…
a crescere bene.
Non gli manca nulla.
A parte una compagna
ma quella non è indispensabile…
Ha la macchina,
un buon lavoro,
una casa,
riesce a comperarsi bei vestiti…
La carriera in corso
non gli permette distrazioni
e diciamo la verità…
..lui non ne vuole…
Duro e diritto verso
la meta.
Verso un obbiettivo…
Certe distrazioni 
vanno bene per i borghesi.

Lui.
Lui non può…
Ahhhh ritorna il trenino…
“Iùhuuuuuu….”
“Devo andare via…”
“Iiiiiiiiiihhhhh…”
“Che bello!!!!”
“Sì!”
“Devo andare via.”
“È proprio ora,”
“guarda mica posso,”
“no scusa”
“si”
“ciao” 
ciao
ciao
ciao…
la porta che si chiude dietro lui gli fa svolazzare i becchi della giacca,
ma come,
non potevano non fare a meno di lui?
Accettano invece che se ne vada così?

Lui.
Sistema i polsini
il pantalone 
e sale
nella sua macchina.
La macchina.
Uno dei suoi obbiettivi raggiunti…
Ormai nemmeno ci fa più caso…
Ma quanto è bella la sua macchina…
Passa una mano sopra il cruscotto,
la spolvera…
nel mentre pensa
non si accorge
che è quasi arrivato…

Si avvicina

ad una

No, no è quella

L’altra…

Nemmeno.

Ma la sua non c’è?

Ah, eccola.

Lei non ha niente di speciale.

È solo una del mazzo.

Non è più bella
o più alta
o più figa

No. È solo
carne in mezzo alla carne.

Lei nemmeno ci voleva andare
  questa sera.
E che cazzo mica si può
lavorare sempre,
no?
Però che palle,
le cose da pagare
ci sono sempre,
e quindi…
eccoci qua…
Che l’ultimo stronzo
le ha rotto anche le 
calze, e se le guarda
come se la cosa
fosse il segnale
ennesimo
di quella 
giornata
in cui
non sarebbe dovuta 
andare 
al lavoro…

Lavoro?
  
Mbè, sì, lavoro!

          Dicono sia il più antico del
mondo poi!

E alla fine è 
come se lavori allo sportello
della posta:
non ti aspetti nulla
più, come carriera;
nessuna promozione,
( chi te lo fa fare? E poi  non              ti interessa più),
e  quindi cerchi di accontentare
il cliente, nemmeno sorridendo
sempre.

E mentre si ripassa questo concetto
a mente,
e toglie sbavature di rossetto
riflettendo in uno specchio,
lui arriva…

No! Lui no!
Veramente la giornata è
di quelle storte.

Lui non lo sopporta.
Puzza.
Puzza sempre di “nuovo”,
come quando ti
consegnano la
macchina nuova...

...Sa di plastica.

Lui è sorpreso.
Lei non sembra felice di
vederlo.

Si controlla.
eppure
è la stessa immagine
che ha visto prima
allo specchietto della macchina.

E allo specchio d’ingresso
della casa,

e allo specchio 
del bagno,
e sul riflesso
del vetro…

I suoi vestiti sono
lindi,
i denti sono lavati,
e poi 
oh!
Non è che puoi sottilizzare!

Stai a fare la puttana!

E ti è andata bene che ci sono io,
ti poteva capitare qualcun altro!

Stronza!
Stronza che te la stai tirando
vieni qui!

Come “non ti piaccio?”

Non mi piaci.
Non mi piaci.
Non mi piaci.
Potrò scegliere!?!

No.
Che se potevo scegliere
non stavo a fare la mignotta,

che se potevo scegliere

dovevo fare la

ballerina.

Sì, mentre
tiri i capelli
prendi il
collo mio
e lo abbassi
io volevo 
fare la ballerina…
…ero venuta 
qua per
ballare…

Vieni stronza
che non vuoi
tanto lo so che
ti piace
se no facevi
qualcos’altro.

Ma lo sanno
che io non ci sono?
Fai quello che
ti pare,
tanto io non ci sono,
non sono qui…
io; mentre tu
mi costringi
e vuoi che
ti dico
“mi piace”
ma non te ne frega,
basta che te lo dico,
coglione;
io non ci sono,
io sto ballando…
Sto ballando,
veramente…
e non mi fai 
male,
e te la faccio
sta pompa;
ma io 
non
sono
qui…
Sto piroettando
 e tutte
le luci sono
su di me
ed io sono bella
sono 
una libellula,
sto volando su
un palco…

Godi stronza
godi troia
fammi venire
fammi sentire
se hai imparato…
tanto 
tenerlo in bocca
è mondiale, 
non servono 
parole
che cazzo ti frega?
Ciuccia
stronza
e fammi godere
non sai la mia
lingua,
a che cazzo
ti serve?
Il cazzo è
cazzo
e tu sei
solo una
tra le altre.
Ecco che volo
Ecco che giro
Sono
Bravissima.
Piroetto nel
Vuoto…
Io non sono
qui
io non sono
qui
io ballo,
io


Ha finito
mi tiro su
ho gli occhi rossi
col nero intorno
rido sembro
un panda,
e tu sei 
stronzo.
Ecco ho fatto
grazie
Non servi più
solo uno tra tanti
solo uno tra gli altri…
Ah, scusa
ti pago
tieni,
tieni…
i Soldi.
Si, lavoro
per quelli.
Scendi scusa
mi si 
sporca
la
macchina.
È per non
sporcare che mi fa fare
le pompe
che coglione!
Prendo i soldi
e me ne vado…
No guarda
vado via
torno
alla festa
di sicuro mi
stanno
aspettando…
Va via 
  che sa ancora
di plastica
ha fatto tutto
talmente in fretta
che non
sono 
nemmeno
riuscita
a finire
il mio sogno…
Torno
Mi specchio
Sono a 
posto.
Mi aspettano.
Qualcuno
mi ha tenuto
il posto nel 
trenino?

Busso.
    ENTRO.  


-Kira-


Tutti i testi sono tutelati 

Nessun commento:

Posta un commento