pub-3756798086419606 LiberaMente: #ViaggiaLiberaMente : Scozia, sulla via del whisky

mercoledì 12 aprile 2017

#ViaggiaLiberaMente : Scozia, sulla via del whisky




#ViaggiaLiberaMente presenta :











Scozia : Sulla via del whisky


Patria e culla dell'Illuminismo scozzese, Edimburgo è a mio avviso una delle città più belle d’Europa, capitale di una terra  straordinaria e selvaggia con paesaggi da cartolina che contrastano con una storia leggendaria intrisa di sangue e tradimenti che ispirò il romanzo del dottor Jekyll e mister Hyde.



















                                 


Anni fa sono partito proprio da questa splendida città dove ho lavorato qualche mese prima di raggiungere le Highlands percorrendo la via del whisky.

Quando prima di partire immaginavo la Scozia i miei occhi sognavano paesaggi mozzafiato sotto un cielo tenebroso che sovrastava laghi incantati, manieri e castelli d’altri tempi traspiranti misteri, storie e trame leggendarie.
Devo dire che in questo viaggio la realtà ha superato di gran lunga anche la mia fantasia.
Questa terra si nasconde spesso sotto la nebbia ma quando decide di mostrarsi si spalanca davanti in tutta la sua sublime e selvaggia bellezza.
Non c’ è modo infatti di celare certi tesori come  i piccoli e sperduti borghi affascinanti, le immense brughiere e i laghi romantici, le cascate e le scogliere soprattutto se ci si avventura come me alla scoperta delle Highlands. 
Una delle regioni naturali meglio preservate d’Europa e anche tra le meno popolate considerando i suoi dieci abitanti per km quadrato.
In compenso però la natura è rigogliosa e ospita numerose specie di animali come le pecore, le atipiche vacche dal pelo lungo e dalla frangia ribelle (Highlands cows) ma anche foche e un’infinita varietà di uccelli che popolano le isole.













E’ una terra davvero sorprendente che non tradisce mai le attese anche dei viaggiatori più esigenti.

Tornando a me, avevo appena finito di lavorare in una fredda fabbrica di salmoni a Edinburgo e quindi avevo un po’ di soldi e tanta voglia di avventura.
Il giorno dopo ero già  al volante di una Golf a noleggio sulla strada per le Highlands.


Scotland : Land of Whisky


Quando si parla di Scozia non si può non parlare di whisky e quando si parla di whisky non si può non parlare di Scozia. Mi raccomando whisky e non whiskey (quello con la "e" è irlandese e americano) e una “E” da queste parti fa la differenza!

                            



La combinazione di orzo, acqua e lievito crea l’ Uisge Beatha che in gaelico significa "acqua della vita".
Il whisky scozzese è molto più di un liquore: è l’anima, la storia e l’essenza della Scozia perché in un bicchierino sono concentrati gli aromi dei Glen (le colline) e quindi dell’erica, della torba e delle conifere. 












La prima distilleria che ho incontrato sulla mia strada si trova lungo la A9, strada che collega Edimburgo con Inverness. Ed è una distilleria unica perché Dalwhinnie è la distilleria delle Highlands più elevata in termini di altitudine, frequentemente immersa nella neve e spazzata dal vento che scende dai monti Grampian. Per la produzione dei suoi pregiati Single Highland Malt Scotch Whisky, la distilleria si avvale di una fornitura illimitata di acqua fresca di sorgente, costantemente monitorata per garantire elevate qualità organolettiche.

Quello che alla fine ti resta scolpito nella memoria non sono tanto i giganteschi tini in cui fermentano i cereali o gli alambicchi giganti di rame come mi sarei aspettato , ma il profumo intenso ed unico di cereali, di miele ed alcol che invadono letteralmente l’aria.

                      

Qui è vietato scattare fotografie perché una distilleria è più simile ad un luogo sacro dove accadono miracoli che non ad una fabbrica. ( quindi non fate come me!)

E il miracolo inizia da un chicco d’orzo che per farsi whisky dovrà passare attraverso una serie di processi  talmente codificati e radicati nella tradizione che sono gli stessi che alcuni secoli prima i monaci seguivano nelle loro abbazie, spesso isolate per mesi dalla neve o dalle tempeste. Come la birra, infatti, anche il whisky sembra avere origine nel rifugio di un chiostro e sarà per questo che anche la storia del whisky evoca quasi un rito liturgico e sacro. 

 I diversi momenti della distillazione del whisky single malt:


  maltaggio
macerazione
fermentazione
distillazione
passaggio in alambicco
distillatore per spirito
maturazione


Lo spirito distillato, nel colore simile ad acqua, viene versato in botti di rovere e lasciato riposare almeno per tre anni come regolamentato dalle leggi scozzesi.
Al termine dell’invecchiamento il whisky avrà assunto un colore più o meno ambrato per via del legno della botte e il suo gusto sarà più morbido ed intenso. L’invecchiamento minimo del whisky, come da disciplinare, è di 3 anni ma ci sono dei whisky che invecchiano per decine di anni e che visti i prezzi probabilmente non berrò mai.
Le botti utilizzate per l’invecchiamento del whisky sono abitualmente di seconda mano perchè prima ospitavano sherry o bourbon i cui aromi in questa maniera passano al whisky, migliorandolo.

E’ la volta della Dalwhinnie. 


Situata nelle Highland  in un altopiano circondato da montagne selvagge che d'estate si ricoprono di eriche in fiore. 
Questa distilleria propone la degustazione di whisky abbinata al cioccolato. 
Un'esperienza unica per le pupille gustative!

In Scozia ci sono cinque zone specializzate nella produzione di whisky, ognuna delle quali è caratterizzata da un proprio specifico gusto. Un whisky non è mai uguale all'altro,  alcuni sono dolci e fruttati, altri con sentori di erba, altri ancora sembrano leggermente salati o all'inconfondibile aroma di torba affumicata.

Qui sotto troverete l’elenco delle zone e delle relative distillerie che producono il whisky scozzese :

Il Campbeltown è la più piccola regione della Scozia dove si produce whisky ed ha solo 3 distillerie:
1 Glen Scotia Distillery
2 Glengyle/Kilkerran Distillery
3 Springbank Distillery

Le Lowlands è una regione produttiva facilmente accessibile e qui ci sono 13 distillerie, alcune aperte al pubblico:

1 Ailsa Bay Distillery
2 Annandale Distillery
3 Auchentoshan Distillery
4 Bladnoch Distillery
5 Cameronbridge Distillery
6 Daftmill Distillery
7 Eden Mill Distillery
8 Girvan Distillery
9 Glenkinchie Distillery
10 Kingbarns Distillery
11 North British Distillery
12 Starlaw Distillery
13 Strathclyde Distillery

Nella piccola isola di Islay (si trova nella Scozia occidentale) sono ancora attive ben 8 distillerie, che producono  alcuni tra i whisky più conosciuti :

1 Ardbeg Distillery
2 Bowmore Distillery
3 Kilchoman Distillery
4 Bunnahabhain Distillery
5 Caol Ila Distillery
6 Bruichladdich Distillery
7 Lagavulin Distillery
8 Laphroaig Distillery

le Highlands – che vanno dalle Orcadi a nord all’Isola di Arran a sud e dalle Ebridi esterne ad Aberdeen, sono la più grande area di produzione di whisky dell’intera Scozia :

1 Aberfeldy Distillery
2 Abhainn Dearg Distillery
3 Arbikie Distillery
4 Ardmore Distillery
5 Ardnamurchan Distillery
6 Balblair Distillery
7 Ben Nevis Distillery
8 Blair Athol Distillery
9 Clynelish Distillery
10 Dalmore Distillery
11 Dalwhinnie Distillery 
12 Deanston Distillery
13 Edradour Distillery
14 Fettercairn Distillery
15 Glencadam Distillery
16 GlenDronach Distillery
17 Glen Garioch Distillery
18 Glenglassaugh Distillery
19 Glengoyne Distillery
20 Glenmorangie Distillery
21 Glen Ord Distillery
22 Glenturret Distillery
23 Highland Park Distillery
24 Invergordon Distillery
25 Isle of Arran Distillery
26 Isle of Harris Distillery
27 Isle of Jura Distillery
28 Loch Lomond Distillery
29 Macduff Distillery
30 Oban Distillery
31 Pulteney Distillery
32 Royal Brackla Distillery
33 Royal Lochnagar Distillery
34 Scapa Distillery
35 Strathearn Distillery
36 Talisker Distillery
37 Teaninich Distillery
38 Tobermory Distillery
39 Tomatin Distillery
40 Tullibardine Distillery
41 Wolfburn Distillery

Nella zona dello Speyside, ad est di Inverness,  si trovano alcuni dei più bei panorami della Scozia ed oltre la metà di tutte le distillerie di whisky della Scozia (sono ben 50):

1 Aberlour Distillery
2 Allt-a-bhainne Distillery
3 Auchroisk Distillery
4 Aultmore Distillery
5 Ballindalloch Distillery
6 Balmenach Distillery
7 Balvenie Distillery
8 BenRiach Distillery
9 Benrinnes Distillery
10 Benromach Distillery
11 Braeval (Braes of Glenlivet) Distillery
12 Cardhu Distillery
13 Cragganmore Distillery
14 Craigellachie Distillery
15 Dailuaine Distillery
16 Dallas Dhu Historic Distillery
17 Dufftown Distillery
18 Glenallachie Distillery
19 Glenburgie Distillery
20 Glendullan Distillery
21 Glen Elgin Distillery
22 Glenfarclas Distillery
23 Glenfiddich Distillery
24 Glen Grant Distillery
25 Glen Keith Distillery
26 Glenlossie Distillery
27 The Glenlivet Distillery
28 Glen Moray Distillery
29 Glen Spey Distillery
30 Glentauchers Distillery
31 Glenrothes Distillery
32 Inchgower Distillery
33 Kininvie Distillery
34 Knockando Distillery
35 Knockdhu Distillery
36 Linkwood Distillery
37 Longmorn Distillery
38 Macallan Distillery
39 Mannochmore Distillery
40 Miltonduff Distillery
41 Mortlach Distillery
42 Roseisle Distillery
43 Speyburn Distillery
44 Speyside Distillery
45 Strathisla Distillery
46 Strathmill Distillery
47 Tamdhu Distillery
48 Tamnavulin Distillery
49 Tomintoul Distillery
50 Tormore Distillery



Isola di Islay


Ci si arriva dopo un paio d'ore di traghetto dal porto di Kennacraig a quello di Port Ellen (il costo s'aggira sui 30 £ a persona più il costo dell'automobile). 
Islay è considerata la patria di alcuni dei migliori whisky torbati al mondo e ci sono infatti ben 8 distillerie: Ardbeg, Bowmore, Coal Ila, Kilchoman ,Bruichladdich, Bunnahabhain,  Lagavulin e Laphroig, tutte collocate sul mare. L'isola è molto piccola e può essere vista in uno o due giorni. 
Ah dimenticavo, le distillerie chiudono abbastanza presto, solitamente verso le 17.00 quindi prima entri e prima smaltisci!!!
Il mio consiglio è di prenotare sempre la visita alle distillerie perché non sempre si trova posto. Islay è davvero magica, il paesaggio è desolato, la gente molto cordiale e ospitale e le distillerie , inutile nasconderlo danno quel qualcosa in più rendendolo un luogo davvero indimenticabile.

Isola di Skye

Proseguendo verso nord si arriva a Skye, tappa obbligatoria per i suoi incantevoli paesaggi . Anche Skye è un’ isola ma a differenza di Islay è raggiungibile in macchina attraverso un ponte. Qui c’è solo una distilleria, la Talisker, molto particolare e che presenta il suo whisky come un prodotto del  proprio mare per le note salate che presenta il suo gusto inconfondibile.

Speyside

E' la culla della maggior parte degli whisky scozzesi tra cui Macallan, Glenfiddich, Balvenie, Glen Grant; a differenza di Islay e Skye questa zona si trova nell’entro terra intorno al fiume Spey e percorrendo la zona potrete trovare le indicazioni del malt whisky trail, ossia un itinerario che vi porterà a visitare 7 distillerie.

Il National Geographic, non proprio l’ultimo arrivato quindi, l’ha classificata come la quarta isola più bella del mondo e Skye non delude anche chi arriva carico di aspettative.
Le montagne, considerate fra le più suggestive della Gran Bretagna, restano  coperte di neve fino a tarda primavera e i suoi fiordi profondi si insinuano nelle coste frastagliate. 
Cascate, laghi, brughiere ,vento e brume vi accoglieranno nell’estremo nord-ovest d’Europa. 
Skye fa parte dell’arcipelago delle Ebridi.
Fu la terra di vichinghi prima, di orgogliosi clan poi, di valorose battaglie  e di radicate tradizioni gaeliche. 
An t-Eilean Sgithanach, è l’isola con le ali, nome di Skye nell’antica lingua che si stima venga parlata ancora dal 30 per cento della popolazione. 


A Skye si arriva da Inverness dopo una lunga traversata delle Highland. Prima s’incontra il Loch Ness con il castello di Urquhart che si specchia nelle acque profonde del lago fino a quando si infila fra le Glen Shiel Hills, montagne selvagge che sono una meta ambita da trekker e alpinisti. Una volta ridiscesi verso il versante  atlantico delle Highland e prima di imboccare il ponte che dal 1995 collega la terraferma  con l’isola di Skye, ci si trova davanti un altro maniero medievale diventato col tempo simbolo della Scozia. Il castello di Eilean Donan è stato lo sfondo perfetto per diversi film, fra i quali naturalmente Highlander, l’ultimo immortale, celebrazione del coraggio e dello spirito scozzese. 












Una volta sull’isola, lo sguardo risale immediatamente le Cuillin Hills, la catena montuosa che domina la parte meridionale di Skye. Più che colline si tratta di vere e proprie montagne, anche se l’altezza massima non raggiunge i mille metri. Ciò che rapisce ogni anno tanti viaggiatori è l’assoluto e autentico carattere selvaggio di questi luoghi. Puoi infatti vagabondare per ore e ore senza incontrare anima viva , inoltre non ci sono punti di ristoro e, visto che a queste latitudini il tempo cambia in fretta, consiglio sempre un po’ di prudenza. 

Decisamente più tranquillo invece il turismo che spinge ogni anno migliaia di visitatori a Carbost, un piccolo paesino sul fondo del Loch Harport, un fiordo dalle acque cristalline, dove si trova la distilleria Talisker, uno dei luoghi di culto del whisky scozzese. Furono i fratelli Hugh e Kenneth MacAskill, arrivati sull’isola di Skye nel 1825 a fondare questa famosa  distilleria. Come tutte le Ebridi, quest’area è stata sotto i Vichinghi per molti secoli tanto che  il nome deriva dall’antico norvegese: Thalas Gair “la roccia inclinata”. 
Un luogo ricco di acqua e ancora oggi sono quattordici le fonti sotterranee che sgorgano dalla Cnoc nan Speirag, la Collina del falco, che sovrasta la distilleria e ne alimenta la produzione.

Arrivati alla Talisker Distillery una guida vi racconterà la storia dei single malt più famosi delle Highland mentre dalla vetrata potrete curiosare nei warehouses, i magazzini, dove il whisky matura per anni nelle botti che hanno contenuto in precedenza sherry o bourbon.  

Nell’aria si colgono sentori alcolici che  aggiungono fascino alla scoperta di queste vecchie distillerie.  L’esperienza olfattiva e visiva è una componente importante quando si intraprende un tour all’interno di una distilleria: la sala della macerazione, quella della fermentazione e infine il grande ambiente con i giganteschi alambicchi di rame sono i punti che custodiscono i segreti del whisky scozzese. Di alambicchi, la Talisker ne utilizza cinque: due per la prima distillazione, tre per la seconda. Ma per diventare scotch whisky, il liquido incolore che esce dalla distillazione deve maturare per almeno tre anni nelle botti in territorio scozzese. La produzione di Talisker propone invecchiamenti ben più complessi che vanno dai 10, ai 18, ai 25 anni di affinamento in botti, oltre a particolari edizioni speciali.  

D’altra parte sulla facciata della distilleria si legge nitido “Made by the sea”. Quel mare quasi sempre in burrasca che circonda l’isola e che tanta influenza ha sulla gente del posto e sulla maturazione di questo liquido prezioso, un po’ perché i magazzini di invecchiamento si trovano praticamente sulla riva del fiordo e un po’ per l’azione mitigatrice del clima. Qui la temperatura  nel corso delle stagioni è pressoché costante e sembra proprio questa la condizione ideale per produrre un grande single malt. 
  
Dove dormire: Cuillin Hills Hotel, www.cuillinhills-hotel-skye.co.uk .
A Portree, la piccola capitale dell’isola di Skye. In una posizione strepitosa su una collina con vista sulle Cuillin Hills e sulla pittoresca baia con le case colorate. 
  
Dove mangiare: il Loch Bay Seafood Restaurant si trova in un minuscolo villaggio di pescatori di Stein nella penisola di Waternish che si affaccia tranquillo su un fiordo incantevole.
A parte questo gioiello di ristorante , considerato forse il migliore di tutta la Scozia, c'è qualche casa e delle barche a vela. Un autentico tesoro in mezzo al nulla.
Il Loch Bay propone una cucina tradizionale a base di pesce. Ottime le zuppe , le cozze e le ostriche oltre al salmone che viene cucinato e presentato in vari modi. Da provare come dessert il cranachan, un dolce fatto con una crema al Drambuie, un liquore tipico dell’isola a base di whisky, miele, erbe e spezie. Il nome in gaelico significa “la bevanda che soddisfa”( provare per credere) e fu coniato nel 1893 a Broadford, una località dell’isola. 

Non mi resta che augurarvi 

Slàinte Mhath! Alla vostra salute!































Nessun commento:

Posta un commento